mercoledì 13 luglio 2011

Drastico taglio alle Bancarelle di San Lorenzo. Una operazione di facciata

Il Mercato del Porcellino con i suoi ambulanti stipati e pressati sotto la loggia non subirà variazioni perché il contesto offre la possibilità di contenere l'impatto scenografico sulla città votata sempre più al "bello e possibile".

"Impossibile" invece sembra il dover accettare da parte della categoria questo taglio netto prospettato dal Comune che si riserva di non rinnovare le licenze che arrivano a scadenza naturale. Gli ambulanti non ci stanno a fare la parte degli "insozzatori". "Come se la mancanza di decoro dipendesse dalla nostra presenza" ribattono.
Ad onor del vero, basta farsi un giro per via della Stufa ed aree limitrofe per rendersi conto che le stradine strette del centro storico che si snodano a pochi passi dalla Basilica fiorentina dei Medici non offrono un grande spettacolo da cartolina.

Qui e là piccoli magazzini di pelletteria, una o due mercerie ed un ferramenta che con la loro presenza riescono a "presidiare" la cantonata spettante e creare in un certo senso il passaggio residenziale (poco) e turistico che altrimenti mal si inserirebbe nei vicoli che ricordano la Genova dei raggi del buon Dio.

L'accusa di Palazzo Vecchio oltre al fatto della scarsa qualità della merce esposta, resta quella della dilagante irregolarità sul pagamento delle tasse spettanti al comparto degli ambulanti e non da ultimo il fatto che se è vero che ci sono famiglie dietro ad ogni banco, pare che i banchi in questione siano più di uno con il risultato di avere in strada piccole "aziende" che fanno perdere la caratteristica dell'artigianalità individuale.

Nelle ultime ore i rappresentanti dei commercianti esterni tentavano di capire quale sarebbe stato il lato del Mercato da liberare e quali le soluzioni alternative, tanto che qualcuno di loro ha ribadito "Se ci dividono ci uccidono commercialmente". L'intenzione del Comune di Firenze non è dividere, ma eliminare.

"Questo sindaco intende dividere il bello dal brutto - ha sottolineato il rappresentante degli esercenti esterni di San Lorenzo - senza guardare all'interno delle cose. Ha applicato il concetto di bellezza e non ne esce. Io vedo tutti i giorni i commercianti e credetemi che se potessero diversificare la tipologia di merce lo farebbero. Noi avevamo chi vendeva i dischi.. ora, secondo voi, poteva quella persona continuare a campare con i dischi? Avevamo chi vendeva gli occhiali, ma adesso sono talmente tanti i prodotti low cost che non c'era concorrenza. Avevamo anche chi cuciva e rammendava.. seguitemi bene Cuciva e Rammendava.. e secondo voi che fine avrebbero fatto? Non è solo bello o brutto, c'è il mercato ed il mercato significa offrire quel che il turista vuol vedere e comprare, nelle svariate forme che offre un contesto chiamato non a caso "Mercato" che non vuol dire imporre la merce a chi compra, ma l'esatto contrario.."

Il Vice sindaco, a margine di una conferenza stampa odierna, torna a spiegare le intenzioni del Comune: "Noi non possiamo permettere la privatizzazione del suolo pubblico. Esiste chi si trova comodamente a casa e da anni percepisce un affitto per la licenza e relativa bancarella, magari anche più di una. La Legge parla chiaro, la licenza è temporanea. Adesso noi con l'occasione azzeriamo tutto al 31 di dicembre e poi ridistribuiremo le licenze privilegiando i giovani e la qualità della merce venduta. Siamo disponibili a ricevere una proposta su eventuali spostamenti, non escludiamo nulla a priori, se non il diritto del Comune di riordinare il settore"

Su San Lorenzo l'operazione di riqualificazione si delinea con maggiore chiarezza ed accanto al lavoro svolto dal vice sindaco Dario Nardella, si unisce la dichiarata intenzione di dotare la facciata della Basilica dell'incompiuta opera michelangiolesca con la riproduzione fittizia del rivestimento marmoreo che l'artista aveva disegnato e che mai fu realizzato.

250 mila euro il costo dell'opera proposta e sostenuta dal presidente di Casa Buonarroti e del Consiglio comunale, Eugenio Giani, che ha già pensato all'installazione dell'apparato plastico che sormonterebbe l'attuale facciata. Una ''copertura'' che poi si prevede di poter collocare, dopo alcuni mesi, all'ingresso di Firenze, magari lato Peretola, come cartello di "Benvenuto".

Una scelta che ha fatto subito discutere i fiorentini e che come spesso capita per i fatti che riguardano Firenze, ha suscitato la curiosità del mondo dell'arte, più di quanto non faccia discutere la riduzione dei banchi del Mercato.

articolo publicato da NOVE DI FIRENZE.

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