lunedì 10 gennaio 2011

CARTELLONE DI FIRENZEDABERE PER PITTI N. 79: I Parties delle Griffes presenti alla Kermesse!

Firenzedabere Metrosexual 11 gennaio alle ore 1.04 Rispondi• Segnala

Un drammatico gioco di parole franco-anglofono vi annuncia l’arrivo a Firenze del più bel Train de Vie che da sempre attraversa la città: PITTI IMMAGINE UOMO 79!
Per noi, come dicevano Carboni e Jovanotti, o è Natale tutti i giorni, o non è Natale mai. Perciò, quale occasione più adatta per darvi il miglior regalo possibile di questi tempi?

Tolti dalla lista un nuovo Batistuta (per motivi di tempo) e l’abbattimento degli autovelox in città (per motivi di ordine pubblico), rimane il bijoux che ogni viveur fiorentino auspica come un bambino insonne la notte di Natale:
Le feste dell’Evento degli Eventi fiorentini, il Pitti Immagine Uomo!

Tutti gli eventi del Pitti Immagine Uomo 2011:
ufficiali, collaterali, in onore, in memoria..
Ed i metodi migliori( numeri, contatti, etc..) per poter ottenere gli inviti e accedere agli esclusivissimi parties delle griffes presenti alla manifestazione.
Tutto su questo link:
http://www.firenzedabere.it/eventi/feste-pitti-uomo-79-firenze-inviti-contatti.html
Firenze, Pitti Immagine Uomo 79: per Firenze, solo con FirenzeDaBere!
http://www.firenzedabere.it/

COPIA DELLA PETIZIONE PER L'INDIPENDENZA DEL MAROCCO 1944


copia della richiesta dell'indipendanza del marocc 1944.
L' 11 gennaio 1944 l'eroe della liberazione, Sua Maestà Mohammed V, che riposi in pace, ha presentato una petizione per chiedere l'indipendenza del Marocco e ha presentato una copia ai Francesi  e  ai presentanti diplamtici di Stati Uniti e Gran Bretagna a Rabat, e anche una copia al rappresentante dell' allora Unione Sovietica.





DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER L’INGRESSO IN MAROCCO.

Passaporto/carta d’identità valida per l’espatrio.

E’ necessario il passaporto, in corso di validità. Solo se si è in gruppi di almeno quattro persone è consentito entrare in Marocco con la carta d’identità purché il viaggio sia organizzato da un “tour operator” (viaggi organizzati) che assicuri l’esecuzione delle formalità doganali in entrata ed in uscita. Per coloro che posseggono una carta d’identità valida per l’espatrio rinnovata è importante che prendano visione su quanto segnalato alla voce “FOCUS” sul portale di questo sito.
Viaggi all'estero di minori: si fa presente che la normativa sui viaggi all’estero dei minori varia anche in funzione delle disposizioni nazionali dei singoli Paesi. La recente normativa italiana (novembre 2009) prevede l’obbligatorietà del passaporto individuale anche per i minori, la cui validità temporale è differenziata in base all’età (ferma restando la validità dei passaporti in cui i minori risultino già iscritti). Si consiglia pertanto di assumere informazioni aggiornate presso la propria Questura, nonché presso le Ambasciate o i Consolati del Paese accreditati in Italia e/o il proprio agente di viaggio.
Visto d’ingresso: è consentito l'ingresso senza visto per soggiorni turistici di una durata massima di tre mesi. Per motivi di lavoro, studio, ecc.. è necessario ottenere il relativo visto, da richiedere ad un ufficio diplomatico/consolare marocchino presente in Italia.

Formalità valutarie e doganali
E’ vietato uscire dal Marocco con Dirham. Alla fine del soggiorno in Marocco si possono convertire in Euro o altra valuta straniera solo i Dirham acquistati in precedenza presentando le relative ricevute.

Avvertenze:
- Per quanto concerne il transito in Marocco verso Paesi limitrofi di convogli umanitari, organizzati da ONG o ONLUS italiane, si invita a prendere visione della situazione di sicurezza relativa ai Paesi di transito. Si fa inoltre presente che le procedure interne amministrative marocchine per il rilascio delle necessarie autorizzazioni al transito, richiedono di essere avviate almeno 40 giorni prima della data di arrivo alla frontiera del Regno. Si invitano gli Organizzatori dei convogli - specie quelli destinati a passare attraverso il Sahara occidentale - a mettersi con congruo anticipo in contatto con l’Ambasciata d’Italia a Rabat per assumere informazioni e presentare i documenti necessari che - attraverso la nostra Ambasciata - verranno trasmessi alle singole Amministrazioni competenti marocchine per ottenere le previste autorizzazioni.
- Se si entra in Marocco con un’autovettura, questa sarà registrata nel sistema informatico delle Dogane e risulterà sui computer di tutti i posti di frontiera marocchini. Il turista che tenta di lasciare in Marocco senza la macchina con cui è arrivato nel Paese sarà trattenuto dalla Polizia di frontiera. È quindi impossibile, salvo complessa procedura doganale, entrare in macchina e ripartire senza di essa.
- In caso di incidente che renda l’autovettura intrasportabile o inutilizzabile bisogna rivolgersi alle Autorità di Polizia per ottenere un’attestazione indispensabile per poter passare la dogana senza l’auto. È inoltre assolutamente vietato vendere o regalare la propria macchina in Marocco senza avere completato una lunga e costosa procedura di sdoganamento.

VIAGGIARESICURI...PRECAUZIONI E CAULTELE PRIMA DURANTE UN VIAGGIO IN MAROCCO.

Gli attentati avvenuti in vari Paesi, suscettibili peraltro di verificarsi ormai ovunque, rendono consigliabile mantenere elevata la soglia di attenzione in considerazione del rischio di atti terroristici che per loro natura sono difficilmente prevedibili ai danni di istituzioni o di luoghi e strutture frequentati anche da occidentali (compresi siti turistici).

Le locali Autorità mantengono elevate le misure di prevenzione specie dopo gli episodi terroristici avvenuti nella primavera del 2007 che interessarono le città di Casablanca e Meknes.
Si ribadisce pertanto l’opportunità di osservare particolare cautela, anche in considerazione della continuata attività nella regione del gruppo terrorista “Al Qaeda nel Maghreb Islamico”.
Si raccomanda prudenza ai viaggiatori che intendano visitare il territorio del Sahara occidentale, in considerazione di alcune manifestazioni avvenute in novembre intorno al capoluogo di Laayoune, che hanno causato interventi importanti di mantenimento dell’ordine pubblico.
Ai viaggiatori che percorrono itinerari transfrontalieri nel deserto si consiglia, prima di intraprendere il viaggio, di verificare l’effettiva apertura delle frontiere attraverso il proprio agente di viaggio.
Si consiglia altresì di avere un comportamento rispettoso agli usi e religione locali, specie nel periodo delle ricorrenze religiose.


Zone a rischio da evitare:
la frontiera meridionale tra Sahara Occidentale e Mauritania per la presenza di campi minati. L'attraversamento del confine va fatto solo lungo l'unico percorso segnalato. Vanno evitati anche i quartieri periferici e degradati di Casablanca e, in misura minore, i quartieri periferici e degradati delle altre grandi città dove sono possibili scippi e rapine.
Si segnala, in particolare, che l’11 marzo, il 10 e il 14 aprile 2007, a Casablanca si sono verificati alcuni episodi terroristici (6 kamikaze si sono fatti esplodere e uno è stato ucciso dalla polizia) che non hanno provocato vittime tra la popolazione civile. In generale è opportuno evitare di recarsi in luoghi isolati (boschi, spiagge) soprattutto dopo il tramonto e di portare con sé oggetti di valore.

Zone di cautela
Nella regione montuosa del Nord del Paese (Rif) è sconsigliata la guida notturna a causa della presenza di auto che procedono a volte ad alta velocità e a fari spenti. Si registrano insistenti tentativi da parte di spacciatori locali per persuadere i turisti ad acquistare hashish (vedi “Normativa per l’uso e/o spaccio di droga”) . Nell’intera zona è preferibile evitare di viaggiare isolati.

Avvertenze
· Si consiglia di registrare sempre i dati del viaggio che si intende effettuare nel sito www.dovesiamonelmondo.
· Evitare i trasporti pubblici extra-urbani, gli autobus e soprattutto i “grands taxis” (taxi collettivi a lunga percorrenza).
· Visitare le zone desertiche utilizzando esclusivamente fuoristrada (4x4), portando con sé una sufficiente scorta di acqua, di viveri e di carburante e facendosi sempre accompagnare da una guida affidabile ed esperta.
· Il traffico locale può essere pericoloso e indisciplinato. Si registra infatti un elevato numero di incidenti mortali. Si raccomanda di allacciare sempre le cinture di sicurezza e di guidare con estrema prudenza, evitando le ore notturne sui tratti extraurbani.
· Occorre adottare le normali misure di rispetto e di cautela quando si visita un Paese di cultura e religione diversa specialmente nel periodo del Ramadan. Durante il mese del Ramadan la qualità del servizio, anche nei migliori alberghi, può essere meno attenta in coincidenza dell'interruzione serale del digiuno; gli uffici ed i negozi seguono un orario di apertura ridotto.
· E’ vietato l'accesso nelle moschee ai non Musulmani, fatta eccezione per la grande moschea "Hassan II" di Casablanca.
· L’omosessualità è considerata reato, quindi perseguibile.
Normativa prevista per uso e/o spaccio di droga: è assolutamente da evitare l’acquisto ed il consumo di droga. Nel Nord del Paese (regione del Rif) sono diffusi la coltivazione ed il commercio di droghe leggere. La legislazione marocchina è particolarmente severa nei confronti di trafficanti e semplici possessori di hashish, anche di piccole quantità ad uso personale. Numerosi europei sono in carcere ogni anno per reati di droga, con sentenze da scontare anche pesanti. Non è raro che l’acquirente sia denunciato alla Polizia dallo stesso venditore.
Normativa prevista per abusi sessuali o violenze contro i minori: la legge locale punisce i rapporti sessuali extra-matrimoniali anche se tale disposizione viene raramente applicata. Gli alberghi – che non fanno alcuna difficoltà ad ospitare coppie europee non sposate – difficilmente accettano una coppia mista marocchino-europea senza certificato di matrimonio.
L’abuso su minori è generalmente punito con l'espulsione dello straniero e con la reclusione detentiva per i casi gravi. A seguito di recenti episodi di abuso su minori è cresciuta la pressione dell’opinione pubblica sulle autorità per una repressione più severa del “turismo sessuale”.
Va ricordato che coloro che commettono all’estero reati contro i minori (abusi sessuali, sfruttamento, prostituzione) vengono perseguiti al loro rientro in Italia sulla base delle leggi in vigore nel nostro Paese.
In caso di problemi con le autorità locali di Polizia (stato di fermo o arresto) si consiglia di informare l’Ambasciata o il Consolato italiano presente nel Paese per la necessaria assistenza.

Città imperiali

Le città imperiali sono quattro città del Marocco: Fes, Marrakech, Rabat e Meknes.

Devono il loro nome all'opera delle varie dinastie di regnanti che, in tempi diversi, le scelsero come residenza, aumentandone il fascino durante il proprio regno attraverso importanti interventi architettonici.

Storia.

Prima che gli arabi giungessero in Marocco, i berberi, che popolavano il territorio, vivevano in agglomerati che ben difficilmente potevano essere considerate vere e proprie città. Con la diffusione del culto musulmano si affermò il modello di agglomerato urbano della medina secondo il modello di città fondata da Maometto. Le varie dinastie che si susseguirono trasformarono quattro di queste città in qualcosa di più sontuoso attraverso la costruzione di palazzi, moschee, mederse e relative mura fortificate. Tali città sono conosciute con il nome di città imperiali.

Fes.

Alla fine del 700 Idris I fondò l'odierna Fes, che fu capitale anche durante la dinastia dei Merinidi. Fes, città santa del Marocco, sorge a 350 m s.l.m., in una fertile vallata. Sul suo territorio sono presenti botteghe tessili, di pelletteria, di ceramiche e d'armi, oltre all'università araba. La sua medina (città vecchia) è Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO e rappresenta, con i suoi edifici, mercati e moschee, uno dei centri più affascinanti di tutto il mondo islamico.

Marrakech.



Con la dinastia degli Almoravidi la residenza dei regnanti passò a Marrakech, città situata al centro-sud del Paese a circa 150 km dalla costa dell'Oceano Atlantico.


Rabat.

Sotto la dinastia degli Almohadi la residenza dei regnanti fu trasferita a Rabat, odierna capitale del Marocco. La città è situata sulla costa atlantica del paese, sulla sponda sinistra del fiume Bouregreg.







Meknes.
Con Moulay Ismahil, della dinastia Alaouita, la capitale fu spostata a Meknes, città situata nel nord del Marocco, posizionata a circa 130 km da Rabat e a 60 da Fes. Il nuovo regnante costruì ingenti opere con l'obiettivo di offuscare la magnificenza, dovuta ai suoi predecessori, delle altre città del Marocco. Sotto di lui Meknes, che fino a quel momento era un'anonima città, toccò il suo massimo splendore.

Brunelleshi-and-Duomo-of-Florence.gif

La celebre cupola del Brunelleschi costituisce la copertura della crociera del Duomo di Firenze è la più grande cupola in muratura mai costruita (diagonale maggiore della cupola interna: 45 metri, quella dell’esterna: 54)


La sua grandezza impedì il tradizionale metodo costruttivo mediante l'ausilio di céntine, il che ha scatenato una ridda di ipotesi sulla tecnica costruttiva impiegata.

L'attuale edificio del Duomo fu iniziato nel 1294-1295 e la base del tamburo della cupola fu pronta già nel 1314-1315; tuttavia all'inizio del '400 ancora nessuno si era posto seriamente il problema di trovare una soluzione per la copertura. Il problema della sua costruzione affannava da tempo gli operai del Duomo. Come costruire e dove appoggiare le enormi centine di legno che avrebbero dovuto sostenerla fino alla sua chiusura definitiva con la chiave di volta?


Certamente l'architetto, Arnolfo di Cambio, doveva averlo previsto se aveva immaginato la conclusione del suo edificio con una cupola, un organismo ben diverso e ben più ampio del tradizionale tiburio delle cattedrali medievali. Che poi la Cupola dovesse avere nel suo progetto un aspetto assai più convenzionale è provato da un noto affresco di Andrea Bonaiuti da Firenze che possiamo ancora oggi ammirare nel Cappellone degli Spagnoli in Santa Maria Novella. L’affresco, che è del 1355 circa, mostra sul fondo una chiesa in cui è chiaramente riconoscibile Santa Maria del Fiore, solo che la cupola, priva del tamburo, è immaginata a tutto sesto. Ma una cupola semisferica, sia pure più piccola e priva di tamburo avrebbe avuto enormi difficolta a reggere il peso della lanterna di cui è dotata la cupola nell'affresco.

Nel 1418 l'Opera del Duomo bandì un concorso pubblico per la cupola. In seguito al concorso, che pure ufficialmente non ebbe vincitori, Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti furono nominati capomaestri. Il 7 agosto 1420 ebbe inizio la costruzione della cupola, che fu completata fino alla base della lanterna il 1º agosto 1436.

Il grandioso cantiere aprì i battenti all'indomani della stesura del cosiddetto "dispositivo" del 1420, attribuito allo stesso Brunelleschi, dove si esponeva il modo con il quale si sarebbe dovuto chiudere il tamburo e si precisavano per punti salienti le modalità di costruzione. In sostanza, si trattava di un singolare "programma dei lavori" che sintetizzava in poche righe la struttura, la forma e le dimensioni del manufatto, ma più che esprimere un'intenzionalità programmatica, Brunelleschi enunciava il progetto impartendo disposizioni esecutive. In quei dodici punti da lui elencati non solo era contenuta già l'opera finita, ma vi erano persino indicate quelle variazioni, incidenti ed aggiunte che si sarebbero dovute fare: era stato previsto, per esempio, l'inserimento nelle pareti della Cupola di numerosi anelli di ferro per sostenere le impalcature sulle quali avrebbero lavorato gli autori degli affreschi.

Nel 1425 Ghiberti venne estromesso dai lavori, che passarono interamente in mano a Brunelleschi. Il cantiere procedette così senza apprezzabili interruzioni, fino a quando, nell'agosto del 1436, venne infine celebrato ufficialmente, con la solenne benedizione di papa Eugenio IV, il completamento della fabbrica.

Terminata la costruzione della cupola venne indetto un altro concorso pubblico per la lanterna, vinto sempre da Brunelleschi. I lavori iniziarono però solo nel 1446, pochi mesi prima della morte del grande architetto; essi proseguirono allora sotto la direzione dell'amico e seguace Michelozzo di Bartolomeo, per essere terminati da Antonio Manetti il 23 aprile 1461.

Forma e struttura [modifica]
A partire da un tamburo ottagonale la Cupola si erge su otto spicchi, le vele, organizzati su due calotte separate da uno spazio vuoto. Il motivo di questa scelta è senz’altro da attribuire ad un alleggerimento della struttura che altrimenti sarebbe stata troppo pesante e, probabilmente, i quattro pilastri sottostanti non l’avrebbero retta. Lo spazio fra le due calotte misura circa 1,20 metri ed è attraverso il suo percorso che si giunge fino alla Lanterna. Una catena lignea formata da 24 travi collegate tra loro da staffe e perni di ferro circonda tutta la costruzione. Sulla sua efficacia si è discusso a lungo.


Sinteticamente, oggi, possiamo affermare che, in linea di principio, una cupola è tanto più stabile quanto più è saldo il suo tamburo (e la sua base) d’imposta: dunque un sistema di cerchiatura efficace è utile alla stabilità. Questo anello, infatti, serve per “stringere” la costruzione alla base, in modo da contrastare le pericolose forze dirette verso l’esterno. Per quanto riguarda invece l’impiego di catene lignee o di pietra si resta dubbiosi, se non altro per l’elasticità del legno e per l’incapacità di lavorare a trazione. Fra gli elementi che compongono la Cupola esistono proporzioni auree com’era uso a quel tempo. La sensazione che si ha, infatti, osservando questo capolavoro, è di sostanziale equilibrio e armonia nelle sue parti. La sua base d’imposta si trova a circa 55 metri dal suolo, la lanterna è alta 21 metri, il tamburo misura 13 metri e l’altezza della Cupola è, in media, 34 metri. L'elevazione totale dell'intera struttura, compresa la palla dorata e la croce che la sormontano, è di metri 116,50. Va ricordato, tuttavia, che le misure reali della Cupola vanno calcolate in braccia fiorentine e non secondo il sistema metrico decimale, pertanto ogni suggestiva elucubrazione riferita all'appartenenza dei numeri 13, 21, 34, 55 alla famosa successione di Fibonacci è del tutto erronea e priva di senso. Quando la Cupola fu consacrata nel 1436, un famoso musicista fiammingo, Guillaume Dufay, compose per l’occasione il mottetto Nuper rosarum flores, composizione che riproduceva in musica i rapporti della costruzione. Anche il contorno apparente della Cupola rispetta regole ben precise: il profilo angolare esterno è un sesto di quarto acuto, mentre quello interno è un sesto di quinto acuto. Ciascuna diagonale dell'ottagono esterno, che misura circa 54 metri, è stata suddivisa in quattro parti uguali: da qui la definizione di "quarto acuto". Il profilo della Cupola, in ogni caso, assume una forma d’estrema importanza per la sua stabilità: infatti, si avvicina molto a quella di una catenaria rovesciata. Questo nome deriva dal fatto che la sua forma è quella che assume una catena appesa, tenendo fermi i suoi due estremi. Come avrebbe dimostrato Bernoulli solo alla fine del seicento, tale forma è la più adatta per sostenere una cupola che si regge col proprio peso. Arrivati alla sommità troviamo la Lanterna, completata con l’intervento di più artisti dopo la morte del Brunelleschi sopraggiunta nel 1446.

Per realizzarla, furono utilizzate macchine che l’architetto stesso aveva progettato. Queste macchine, necessarie per sollevare verso l’alto i materiali durante la costruzione della Cupola, e che da sole segnano un formidabile progresso nella scienza delle costruzioni sono generalmente viste [1] come una applicazione delle tecniche elaborate dal Brunelleschi per i suoi celebri orologi, dei quali a quanto pare resta un solo esemplare superstite, quello della torre del palagio di Scarperia[2].

Anche la Lanterna ha una funzione molto importante per la statica globale. I costoloni, infatti, convergono verso il serraglio, la base della Lanterna, il cui diametro è circa 6 metri. Le forze che agiscono sulla Cupola sono tali che gli stessi costoloni tendono a piegarsi verso l’esterno. La Lanterna, con il suo enorme peso (circa 750 tonnellate) ha la funzione di contrastare queste forze pericolose incuneandosi nella struttura.

Nel 1472, il Verrocchio costruì la palla di bronzo che fu posta sulla sua cima. Anche per questo furono necessarie le macchine del Brunelleschi. Fra i ragazzi di bottega che aiutarono il Verrocchio in questa difficile operazione  c’era un giovane da Vinci, Leonardo.

La costruzione [modifica]

Il problema della cupola e le centine
Il tamburo, di forma ottagonale, su cui avrebbe dovuto poggiare la cupola misurava circa 43 metri di ampiezza e si trovava a 55 metri di altezza. Queste dimensioni erano notevolmente maggiori di quelle previste all'inizio. Le ragioni di questo aumento, che portava le dimensioni dell'edificio a superare quelle della cupola del Pantheon, fino allora la più grande cupola del mondo tanto che la leggenda la considerava opera del Demonio, vanno ricercate non tanto nella volontà di primato, quanto nella necessità di rinforzare al massimo il tamburo della cupola. Il tamburo infatti era stato rialzato rispetto al modello originale mediante un piano in cui si aprono otto grandi occhi, che favorivano l'illuminazione del triconco absidale della Cattedrale. Con questo espediente si rialzava anche il piano di imposta della cupola al di sopra di tutte le volte fino allora costruite. Le altissime volte della cattedrale di Beauvais in Francia, che per la loro arditezza crollarono poco dopo la loro costruzione, raggiungevano infatti "solo" i 48 metri di altezza. Ma il tamburo di forma ottagonale creava anche il principale ostacolo all'erezione della cupola. Brunelleschi calcolò con precisione ogni dettaglio, dall'inclinazione delle pareti alla disposizione dei mattoni a spina di pesce. In questo modo la cupola era in grado di sorreggersi da sola, senza poggiare sulle tradizionale impalcature di legno.

Una cupola che non è una cupola.

Una cupola emisferica (o parabolica, o ellissoidale, come nel duomo di Pisa) è una figura o luogo di punti individuata come un arco "ruotato" attorno al proprio asse. Si parla in questo caso di cupola di rotazione. Costruire una cupola di rotazione è teoricamente sempre possibile, in quanto la cupola è costituita da infiniti archi, ciascuno dei quali una volta completato si reggerà da solo. Cominciando a costruire la cupola dai bordi si realizzeranno piccoli archi in grado di reggersi da soli che a loro volta potranno sostenere archi più ampi addossati ai precedenti, che una volta completi saranno autoreggenti.
La preoccupazione dei capomaestri che si succedettero nei cantieri del Duomo era motivata dal fatto che il progetto prevedeva una cupola ottagonale a facce piane, che non è un solido di rotazione. La cupola del Duomo di Firenze non è una cupola ma una volta ottagonale, descrivibile come l'intersezione a 45° di due volte a pianta quadrata (molto simili, in effetti, alle volte della navata della stessa Cattedrale). A differenza di una cupola di rotazione, una volta non è autoreggente. L'impiego di centine, cioè di impalcature lignee cui affidare il sostegno delle murature in costruzione fino alla presa delle malte, era in questo caso indispensabile. Fra l'altro in Italia non era possibile ottenere le gigantesche travi disponibili invece in Nord Europa. Ma anche le immense travi usate per le cattedrali di Francia e Inghilterra non sarebbero bastate a sostenere volte come quelle che si dovevano costruire.








Pitti Uomo: tutti gli eventi

Pitti Uomo 79 si inaugura ufficialmente martedì 11 gennaio alle 10.30, al Ristorante della Stampa (Cortile delle Lorenesi), al Piano Inferiore del Padiglione Centrale, alla presenza di Matteo Renzi (Sindaco di Firenze), di Umberto Vattani (Presidente dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero), Alberto Pecci (Presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana), Gaetano Marzotto (Presidente di Pitti Immagine) e Michele Tronconi (Presidente di Sistema Moda Italia).
TRUSSARDI, PITTI UOMO MAIN EVENT

Trussardi sarà il Main Event di questa edizione di Pitti Uomo: il progetto, che coinvolgerà i mondi in cui Trussardi è da anni impegnato nella ridefinizione del Made in Italy - la moda, l'arte, il cibo e il design - sarà per il gruppo l'apertura internazionale dell'anno dedicato ai festeggiamenti del Centenario. Centro nevralgico del progetto sarà la Stazione Leopolda, dove martedì 11 gennaio la Fondazione Nicola Trussardi inaugura 8 ½, una mostra a cura di Massimiliano Gioni in collaborazione con la Fondazione Pitti Discovery, mentre mercoledì 12 gennaio Trussardi dal 1911 sfila con una collezione esclusiva disegnata da Milan Vukmirovic. E ancora, per l’occasione, giovedì 13 gennaio dalle 12:00 alle 20:00, il Ristorante Trussardi Alla Scala si trasferisce alla Stazione Leopolda per offrire alla città un'esperienza irripetibile di alta cucina.

GARETH PUGH E’ IL PITTI GUEST DESIGNER

Gareth Pugh è il Pitti Guest Designer di questa edizione: la sera di giovedì 13 gennaio, in una location fiorentina di straordinario impatto, Orsanmichele, la presenza a Firenze del giovane stilista britannico vincitore del premio ANDAM 2008 verrà celebrata con un evento e una speciale performance site-specific.

ALBERTA FERRETTI, PITTI SPECIAL EVENT

In omaggio a uno dei grandi nomi del prêt à porter italiano, Pitti Immagine invita Alberta Ferretti a sfilare nei giorni di Pitti Uomo con una collezione speciale appositamente realizzata per l’evento. La sera di martedì 11 gennaio, in una location d’eccezione, andrà in scena un fashion show dallo stile glamour e raffinato.

Gli eventi dei NEW PERFORMERS

_ FABIO QUARANTA

Vincitore per la categoria “prêt à porter” di WHO IS ON NEXT? UOMO 2010, Fabio Quaranta sarà il protagonista di un fashion show negli spazi CANGO Cantieri Goldonetta, mercoledì 12 gennaio alle ore 18.00, in cui presenterà, in anteprima internazionale, THE HALLUCINATORY MOUNTAIN, la collezione uomo autunno-inverno 2011-2012.

_ ANDREA INCONTRI

Andrea Incontri, vincitore per la categoria “accessori” dell’edizione 2010 di WHO IS ON NEXT? UOMO presenterà in anteprima assoluta, la sua collezione A I_ WAITING ROOM, con un evento speciale al Cinema Odeon di Firenze, giovedì 13 gennaio alle ore 18.00

I PROGETTI e le PRESENZE speciali di questa edizione

_ MONDADORI PRESENTA “NEXT DIMENSION Fashion 3District. 10 years award Camera Italiana Buyer Moda”

La sera di lunedì 10 gennaio, in collaborazione con Pitti Immagine, il Gruppo Mondadori - presente, anche per questa edizione, con un’area dedicata in Fortezza, Appointment - firmerà in collaborazione con la Camera Italiana Buyer Moda, un evento esclusivo nella suggestiva location di Palazzo Corsini. La serata si incentrerà su una video-sfilata in 3D stereoscopico, capace di coniugare emozione e innovazione, per una presentazione spettacolare delle aziende moda partner dell’evento.

_ APPUNTAMENTO CON STYLE MAGAZINE

Style Magazine, il mensile del Corriere della Sera diretto da Carlo Montanaro e dedicato a un pubblico maschile attento alla qualità della vita, presenta a Pitti Uomo un’associazione che si propone di riunire i negozi più prestigiosi del formale maschile in Italia: Style Club. Con un cocktail speciale, martedì 11 gennaio all’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella.

_ UMBRO PRESENTA LA CAPSULE COLLECTION FIRMATA AITOR THROUP

A Pitti Uomo andrà in scena il nuovo Archive Research Project di Umbro in collaborazione con Aitor Throup: una capsule collection che vede l’intervento del designer sui capi-icona appartenenti ai ricchissimi archivi del football brand britannico. L’evento di presentazione si svolgerà martedì 11 gennaio.

_ ARROW, LANCIO EUROPEO DELLA NUOVA COLLEZIONE

Lancio europeo per la nuova collezione di Arrow, marchio heritage americano della scuderia del gruppo Tommy Hilfiger, che si presenta alla platea internazionale di Pitti Uomo.

_ LIBERTY LONDON, PER LA PRIMA VOLTA A FIRENZE

La British Library ospiterà il lancio ufficiale della collezione uomo Liberty London, in licenza al gruppo Slowear. L’evento - un esclusivo cocktail party - si svolgerà martedì 11 gennaio e presenterà le collezioni portando gli ospiti nell’atmosfera di un Men’s Club del secolo scorso.

_ BOGLIOLI, LA PRIMA COLLEZIONE ACCESSORI

Boglioli presenta il suo stile e la sua prima collezione accessori all’interno di uno spazio speciale al Piano Inferiore del Padiglione Centrale. Una linea di 5 pezzi: funzioni e dettagli progettati per restituire la stessa morbidezza e disinvoltura della giacca Boglioli.

_ I 125 ANNI DI PANTOFOLA D’ORO

Martedì 11 gennaio Pantofola d’Oro celebra l’importante anniversario dei suoi 125 anni con un evento allo Spazio Alcatraz della Stazione Leopolda, in collaborazione con L’Uomo Vogue.

_ LA PARTECIPAZIONE SPECIALE DI JACOB COHËN

Una presenza speciale in Fortezza per Jacob Cohën, marchio cult del denim, che va in scena in uno spazio importante al Piano Inferiore del Padiglione Centrale.

_ L’ANTEPRIMA EUROPEA DI FOLK CLOTHING

Importante debutto a Pitti Uomo per Folk Clothing, marchio scozzese che partecipa per la prima volta a un evento fieristico.

_ ADAM KIMMEL TORNA A PITTI UOMO CON UNA COLLEZIONE PER CARHARTT

Il designer statunitense Adam Kimmel torna a Pitti Uomo con un nuovo progetto esclusivo in collaborazione con lo storico marchio workwear made in USA Carhartt, che viene presentato in anteprima mondiale a questa 79esima edizione.

Gli eventi dei marchi di Pitti Uomo, alla Fortezza e in città

Ricco il programma di appuntamenti in fiera e in città in calendario per questa edizione di Pitti Uomo, molti ancora in via di definizione. Tra gli eventi organizzati dalle aziende di Pitti Uomo in Fortezza e in città, segnaliamo:

Si inizia lunedì 10 gennaio con il cocktail organizzato da Everlast all’Hotel Granduomo Suite per il lancio di Yulmes Tree, nuovo sportswear brand nato da un accordo di partnership tra Alessandro Bastagli e Olmes Carretti. E in serata, con il cocktail party a Villa Bardini in occasione del nuovo numero di Firenze Made In Tuscany Magazine, in collaborazione con Escada.

Martedì 11 gennaio: in Fortezza, al Padiglione Cavaniglia, due nomi importanti dello sportswear come Bear e Blauer lanciano le nuove collezioni per il prossimo autunno inverno; e alla Sala Alpha del Padiglione Centrale il brand 500 grammi si presenta per la prima volta al pubblico internazionale di Pitti Uomo. E ancora, da Alexander va in scena la Putting Green Challenge, una “sfida all'ultima buca" e Hugo Boss presenta la linea Boss Selection con un cocktail alla Sala Ottagonale.

In città, Barbour lancia in anteprima mondiale la capsule collection Barbour Steve McQueen™, con un evento speciale e una mostra-retrospettiva dedicata al “King of Cool” al nuovo WP Store in via della Vigna Nuova. Roy Roger’s invita a un evento unico in uno dei palazzi storici più prestigiosi di Firenze, Palazzo Antinori: un cocktail party durante il quale sarà possibile ammirare una borsa in tessuto jeans del XVI secolo proveniente dalla collezione del Museo Bardini di Firenze. E ancora, il fashion store Eredi Chiarini ospita in un gazebo creato per l’occasione in via Roma l’evento con dj-set firmato Re-Hash, mentre Smart Turnout organizza un evento su invito al Porfirio Rubirosa. Infine, in tarda serata, il party di D.A.T.E. andrà in scena al nuovo Doris club.

Mercoledì 12 gennaio: in Fortezza, l’evento allo stand di Mason’s per presentare a stampa e buyer la nuova collezione ma anche il nuovo concetto di lifestyle e la linea Mason’s Couturier, in cui la ricerca di tessuti pregiati fa la differenza. E sempre in Fortezza, una serie di appuntamenti serrati: l’incontro organizzato dal Gruppo Espresso, l’evento dedicato da C.P. Company al lancio della nuova collezione F/W 2011-2012, la presentazione dello sportswear brand Serge Blanco, , il cocktail con ospiti speciali allo stand Luigi Borrelli, la presentazione targata Royal Hem al Padiglione Centrale e, nel pomeriggio, la proiezione firmata Barbisio alla Taste Lounge e il cocktail “Passi d’eccellenza” da Santoni. E ancora, in occasione di Pitti Uomo, e l’ormai tradizionale appuntamento con il Trend seminar di WGSN alla Sala Riunioni dell’Area Monumentali.

In città, nel pomeriggio, MBT– Masai Italia inaugura il suo primo store monomarca a Firenze con un cocktail e la mostra fotografica “MBT Somewhere”. Si prosegue con Naturtrane, la mise en espace organizzata da BeaYukMui per presentare la nuova collezione, con il cocktail organizzato da Haversack e Yuketen al Ceri Vintage Store e con il cocktail allo Slowly bar firmato Caramelo. E in occasione di Pitti W la Casa degli Artisti di Torre del Gallo ospiterà uno speciale evento per presentare alla stampa gli oli profumati della linea Trama di Simone Cosac Profumi. Infine, in serata, il live concert con dj-set di Phard alla Manifattura Tabacchi, il Phonz Says Black™ Party al club Babylon in via de’ Pandolfini. E al Tenax, quello che dal 1987 è un evento di culto per la dance internazionale: il 49° L’Altro Uomo Party.

E giovedì 13 gennaio, la colazione per buyer e stampa organizzata da Arfango negli spazi del J.K Place.

Tutti i giorni in Fortezza: Nell'anno del suo 40ennale Allegri inaugura al 79° Pitti Uomo la seconda edizione della mostra fotografica "The Architects of Fabrics " a cura del prestigioso obiettivo di Giovanni Gastel che ha catturato il comune denominatore tra l'innovazione, la funzionalità e il lusso discreto di Allegri ed il design d'autore. La mostra sarà visibile nello spazio Allegri al Padiglione Centrale della Fortezza da Basso per tutta la durata della manifestazione.

Tutti i giorni in città: Dal 11 al 14 gennaio in via Tornabuoni 74/R, U.S. Polo Assn. Invita a una “showcase Exhibition” per scoprire il mood della nuova collezione; il tutto con il sapore di una vera Club House.

FASHION ILLUSTRATED E CAMERA ITALIANA BUYER MODA PRESENTANO IL BUYERS’ CLUB FASHION ILLUSTRATED

Fashion Illustrated, diretto da Fabiana Giacomotti, insieme a Camera Italiana Buyer Moda, inaugura a Pitti Uomo il Buyers’ Club Fashion Illustrated. Un club che accoglierà i buyer italiani e internazionali con desk informativi, video interviste e incontri giornalieri con i protagonisti del fashion business. E mercoledì 12, Fashion Illustrated e Camera Italiana Buyer Moda organizzano la tavola rotonda sul tema “Mono, multi o pop: la distribuzione moda cambia volto”.

A PITTI UOMO UNA LOUNGE PER LA GAZZETTA DELLO SPORT

Anche a questo Pitti Uomo La Gazzetta dello Sport sarà presente con l’area GazzaLook Lounge, un programma di incontri tra i protagonisti della moda e il mondo del Sistema Gazzetta, una piattaforma editoriale multimediale in grado di offrire le migliori opportunità di comunicazione con il target giovane e maschile che si riconosce nel valore della passione, sportiva e non solo.



AL VIA LA TERZA EDIZIONE DEL PROGETTO MONTEDOMINI

Dal 12 al 13 gennaio, in occasione di Pitti Uomo n.79, presso il Guardaroba Storico di via dei Malcontenti 10, andrà in scena la terza edizione di Montedomini. L'evento, promosso dalla rivista semestrale Mug, è dedicato alle più evolute realtà della moda contemporanea. Tra i protagonisti: Fake London, Marithé+François Girbaud, Premiata, De Marchi e Cinelli. In contemporanea, all'interno del suggestivo "Giardino d'Inverno" di Montedomini, la Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia presenterà “Spellbound”, un’installazione con i progetti degli studenti e dei neolaureati.



Tra gli altri eventi in città, martedì 11 gennaio, nel pomeriggio, vernissage sul lungarno Corsini per FLO, “il concept store della moda solidale”. E in serata, Liu Jo celebra i suoi 15 anni di attività con una sfilata-evento alle Pagliere che sarà anche un viaggio nell’universo del brand, e con un cocktail party a seguire. Mercoledì 12, appuntamento al J.K Place Firenze per Geox, che presenta la collezione uomo abbigliamento e calzature a/i 2011/2012. Sempre mercoledì, al MNAF inaugura “Deposizione”, la mostra del fotografo israeliano Adi Nes. E poi, un evento molto atteso per Firenze: l’opening della prima boutique monomarca di Marithe+François Girbaud in via del Proconsolo. E ancora, Guru inaugura il suo nuovo concept store a Firenze all’ex Fonderia, con un party in collaborazione con il magazine Rolling Stone e con la partecipazione di Claudio Coccoluto e Asia Argento. Infine, giovedì 13, all’Alcatraz della Stazione Leopolda, la Tavola rotonda “La forza della natura. Incontro sulla femmina” organizzata da Oliviero Toscani e Consorzio Vera Pelle. Sempre giovedì, il cocktail di presentazione della boutique MoiJeJoue e, al nuovo Spazio Eventi dell'OpificioJM, in occasione della presentazione della collezione Technobohemian by John Malkovich, l'evento Moda&Magia, con una speciale performance interattiva dell'artista statunitense Max Maven, mystery entertainer. E da martedì a venerdì, allo store di Piazza S. Giovanni, Patrizia Pepe presenta uno speciale showcase che mette in scena il Menswear Fall/Winter 2011, con cocktail & dj-set in serata.



LUISAVIAROMA.COM presenta FIRENZE4EVER 2nd Edition

Dal 6 all’8 gennaio, LUISAVIAROMA.COM, per la seconda volta, crea una piattaforma unica per l’interazione tra blogger, fashion brand e nuovi talenti della moda. Per tre giorni i 40 più influenti blogger di moda del mondo sono invitati a Firenze con l’opportunità esclusiva di fotografare e creare total look multibrand in anteprima con le ultime collezioni P/E 2011 nel Total Look Styling Lab.

Pitti W: un appuntamento strategico

A Firenze dall’11 al 14 gennaio, Pitti W N.7 è il salone-evento di Pitti Immagine dedicato ai progetti speciali di moda donna, in contemporanea a Pitti Uomo 79. Negli spazi della Dogana di via Valfonda, accanto alla Fortezza da Basso, una esclusiva selezione di 80 marchi internazionali presenterà in anteprima le collezioni per l’A/I 2011-2012. “Pitti W si conferma come il luogo dove giocare d’anticipo - afferma Agostino Poletto, vice direttore generale di Pitti Immagine - una piattaforma strategica per i debutti e il lancio di anteprime, progetti specifici, collezioni mono-prodotto e capsule legate alla moda donna. A Pitti W è il prodotto il vero protagonista: andando incontro a un’esigenza manifestata da molti buyer, le collezioni sono sempre più specializzate, e focalizzate su una attenta selezione di pezzi forti, che si distinguono per qualità e cura sartoriale nei dettagli, ma al tempo stesso anche per un interessante rapporto qualità-prezzo. E il salone è anche un’espressione di lifestyle dedicato alla donna contemporanea, con la sua offerta sempre più trasversale, dal mondo delle fragranze a quello del vintage remake. Il tutto in un layout progettato da Oliviero Baldini, con una disposizione degli spazi che agevola il dialogo con i prodotti e amplifica la loro visibilità”.


Si confermano le aree speciali: Fragranze e Vintage for Pitti W


Pitti W presenta anche a questa edizione l’area Fragranze, con le novità dei marchi del mondo della profumeria artistica e selettiva internazionale – alcuni dei protagonisti dell’omonimo salone organizzato a settembre da Pitti Immagine – che rappresentano un complemento sempre più essenziale del guardaroba della donna contemporanea. I marchi di questa edizione: Calé Fragranze D’Autore, Histoires de Parfums, La Maison de la Vanille, Mad et Len, Scentbar, Simone Cosac Profumi.

E ancora in scena Vintage for Pitti W, che a questa edizione cambia pelle, focalizzandosi sul concetto di remake. All’interno di un allestimento studiato ad hoc ci sarà una speciale selezione di realtà che propongono capi vintage originali trasformati in pezzi unici attraverso rielaborazioni creative e interventi sartoriali. Il tutto all’insegna del recupero creativo di materiali di riciclo. I nomi di questa edizione: A.N.G.E.L.O. and Partners, Daniela Franceschini Handcrafted, Emak Bakia Vestirsi Vintage, Gioiesensibili, Heidi Ritsch, Moltosilvia, Saisei, Sanhistoire.

Designer Collection è sempre più Made in Italy

Designer Collection è la sezione di Pitti W riservata ai progetti che interpretano la ricerca stilistica nell’eleganza femminile, e a gennaio punta i riflettori sui talenti del Made in Italy: Designer Collection presenterà infatti una selezione esclusiva di collezioni di abbigliamento e accessori, firmate da designer affermati e nomi giovani ma già conosciuti tra gli addetti ai lavori. Una proposta dedicata ai buyer delle boutique più attente e di ricerca, che potranno veder in anteprima le collezioni di: Barbara Boner, Cristiano Burani, Damadei, Mauro Gasperi, Raffaella di Montalban, Stephen Venezia.

Tra i MARCHI presenti a questa edizione di PITTI W segnaliamo: 1-One,2(4)1, 50100 Firenze, A.N.G.E.L.O. and Partners, Abro, Alberto Fasciani, Avelon, Barbara Boner, BP Studio, Brebis Noir, Bryan Blake, Ç Les Maçons Danseurs, Cale' Fragranze d'autore, Cecchi & Cecchi Design, Charlottenborg, Chaser, Chic Appeal by De Pio, Claudio Cutuli Adamantis, Cloli', Collection 01, Coral Blue, Cristiano Burani, Cut It Out, Damadei, Daniela Franceschini Handcrafted, Daniela Poletti per Vetrofuso, Duca Contedini Cashmere, Emak Bakia Vestirsi Vintage, Es'Givien, Fabi, Gedebe, Get U, Gherardini, Gherardini celebrating 125 Years of Style, Gioiesensibili, Giora' by Giovanna Raspini, Gossip, Gotha, Guy Rover, Gypsyz, Heidi Ritsch, Henry Beguelin, Histoires De Parfums, It Is di Cut It Out, It's All About Romance, J.J.Winters, Jan d'Arc, Jeffrey Campbell, Un Dimanche à Venise par Kalliste', Kartell, La Maison de la Vanille, Le Jardin de la Coquette, Lika, Mad et Len, Mary Frances, Mauro Gasperi, Mia Bag, moltosilvia, Monica Bianco, Mou, Muse, Neroli Cashmere, Nigel Preston & Knight, Pam & Arch Black, Pinkmemories, Raffaella di Montalban, Roberta Guercini Fashion, Saisei, Sanhistoire, Scentbar, Simone Cosac Profumi, Star Chic, Stephen Venezia, Thomas Blakk, Unravel 19022010, V.Level, Veronica Bettini Mood, Violanti, Worishofer.

I PROGETTI SPECIALI DI QUESTA EDIZIONE


Gherardini celebrating 125 years of style: una retrospettiva dei pezzi icona della maison

Gherardini prosegue il suo percorso di stile attraverso il recupero di pezzi storici dal proprio archivio, per rivisitarli in chiave moderna attraverso l’utilizzo di materiali pregiati e di lusso. Una retrospettiva dei pezzi icona della maison celebra i primi 125 anni della maison. Dalla ormai celebre Bellona, riproposta in tessuto jacquard, alla piccola Ghe bag, fino alla Dodicidodici (1959).



Polimoda presenta TOTEM: Riflessioni sul Futuro della Moda

Progetto speciale di Pitti W n.7, la mostra video-fotografica “Totem. Riflessioni sul Futuro della Moda” a cura di Polimoda International Institute Fashion Design & Marketing. Nell’interpretazione degli studenti, le nuove tendenze si propongono come veri e propri Totem: imponenti figure, provocatorie rappresentazioni della moda futura. Fotografie di Ruggero Lupo Mengoni, stylist WoWo Kraus.
GARETH PUGH, PITTI GUEST DESIGNER

Gareth Pugh è il Pitti Guest Designer per la moda donna: la sera di giovedì 13 gennaio, in una location fiorentina d’eccezione, Orsanmichele, la presenza a Firenze del giovane stilista britannico verrà celebrata con un evento e una speciale performance site-specific.

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